Nuova pubblicazione e direzione di collana di poesia- La Ginestra

L’anno nuovo si apre con la pubblicazione del mio nuovo libro Juvenilia. Il tutto che m’inonda. Sono grata alla casa editrice Delta3Edizioni, all’editore Silvio Sallicandro per avermi chiesto di ideare e dirigere la collana di poesia La Ginestra.

Cura, eleganza, essenzialità, e soprattutto alta qualità.

Per i poeti emergenti invece abbiamo ideato Poetae Novi, una collana che vuole dare spazio principalmente alle opere prime.


Chi volesse informazioni per pubblicare nelle due collane può scrivermi in privato oppure una email.

Vi aspetto!


LA GINESTRA
La collana si propone di pubblicare voci della poesia italiana contemporanea facendo particolare attenzione alle ricerche poetiche degli autori. Gli autori raccontano se stessi attraverso una universalità poetica incarnata simbolicamente dal richiamo alla ginestra leopardiana. La poesia italiana contemporanea è qui raccolta come testimonianza di esistenza, e non di dissolvenza, in un tempo veloce che tende a disgregare ogni contatto con l’assoluto, la natura, il silenzio, l’umano. Autori e ricerche poetiche che sono, usando una immagine di Grazia Deledda, come “ginestre” che fioriscono su sentieri rocciosi a simboleggiare “lampade accese” in questi tempi bui della nostra contemporaneità.


POETAE NOVI
L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità.
(Ugo Foscolo)
La collana vuole creare un luogo che possa accogliere opere prime di voci nuove, giovani, fresche senza aver paura della rappresentazione della novità. Poetae novi è un punto di partenza sperimentale per le future generazioni di autori e per nuove ricerche poetiche che possano tracciare sentieri innovativi nel quadro della tradizione poetica italiana contemporanea.

Premio Acqui Terme 2020: “L’abbraccio che manca al giorno” nella rosa dei finalisti.

Ieri sera è arrivata la conferma ufficiale.

L’abbraccio che manca al giorno (edito da Ladolfi Editore nel maggio 2019) è ufficialmente tra la rosa dei finalisti al Premio Acqui Terme 2020 nella sezione libri editi. Il grande onore di essere in finale con la poetessa Mariangela Gualtieri (Einaudi) e l’amica Grazia Procino (anche lei casa Ladolfi).

Ecco la rosa dei finalisti:

Anna Buoninsegna, Quando si compie la danza (@puntoacapoeditrice 2020)

Valentina Calista, L’abbraccio che manca al giorno (@ladolfieditore 2019)

Grazia Di Lisio, Quasi sottili lampi (Mondo nuovo, 2018)

Mariangela Gualtieri, Quando non morivo (Einaudi 2019)

Sergio Pasquandrea, Sono un deserto (@lietocolle
2019)

Bruno Piccinini, E ancora ti parlo (@passiglieditori 2019)

Grazia Procino, E sia (@ladolfieditore 2019)

Alfredo Rienzi, Partenze e promesse. Presagi (@puntoacapoeditrice 2020)

Patrick Williamson, Traversi (@sameuele editore 2018)

2020 Oxford Brookes University International Poetry Competition

Aver vissuto, studiato e lavorato in Inghilterra mi ha dato anche la grande possibilità di sperimentare il lavoro di scrittura in lingua inglese. Da tempo, infatti, ho iniziato la traduzione e la riscrittura di alcuni testi in inglese. Alcuni rinascono sotto altra forma. Scrivere in due lingue, auto-tradursi e riscriversi è un processo che fa nascere un nuovo linguaggio, una nuova poesia e apre nuovi orizzonti.

Per questo oggi concorro per il 2020 Oxford Brookes University International Poetry Competition con una mia poesia in lingua dal titolo “I am, memories are”.

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I am, memories are.

Feet burned in the density of the sand.

Plants truck the sun,

phototropic love.

Roads forced by the pines

flowing in the sea breath,

flowing  in the salt breath.

Our hands, candles in the night,

mirrored on the sea cloth.

Coolness, when the sun disappears.

Shoulders burned by the salt,

in the evening, pain.

Arrows launched into the air,

July constellations reveal our name.

Mediterranean melancholy blues.

When nobody sees us. Together.

When nobody sees us.

Poesia a Radio Cusano TV Italia (Ch. 264 del digitale terrestre).

Grazie ancora a Flavio Ferraro per aver ospitato per la seconda volta la mia poesia all’interno della sua rubrica poetica per il programma un Thè con te di RADIO CUSANO TV (Ch. 264 del digitale terrestre).

Al minuto 43 Flavio legge con molta grazia una mia poesia appartenente alla silloge CARNE SACRA (Ensemble Edizioni, 2016.

Eccola.

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Se dal muro – un giorno – cadrà questo quadro
ricordami – presto – che i colori non muoiono soli.

Cercano la vita nelle isolate crepe del tempo,
nell’aria che zampilla dai polmoni.

Ti chiamo per raggiungere la certezza
di non morire se pronuncio il tuo nome.

Se dal muro – un giorno – cadrà il tuo viso
ricordami – presto – l’alfabeto dei nostri occhi.

Le sillabe incastrate, affaticate dietro i denti,
pronte a sterminare ogni raffreddamento del cuore.

Le parole staccate dalle nostre voci, ridate all’aria
frenetica, vagante, dalla mia bocca alla tua.

Se dal muro – domani – cadesse la nostra voce
ricordami – ora – di spazzare l’inutile con un canto.

Come pietre nere ai bordi del mare- Inedito di Valentina Calista

Come pietre nere ai bordi del mare

attendiamo le scosse, il travolgere delle onde,

sospiri lenti della secca, sguardi fissi della luna.

Il cielo s’inumidisce di vita passata e furore futuro.

Alta marea della casa, quella dove costruire

è tempo infinito. Siamo salpate con barche a remi.

Ora servono galleggianti, tronchi, sorrisi e occhi veloci,

mani ruvide per tirare le corde delle vele al vento.

Serve l’autunno che dona silenzio, l’inverno la pace,

la primavera gli odori della vita, l’estate.

Scompongo i capelli per creare nidi e capanne.

E le grida del piacere, dimenticate in umani abissi,

salmodieranno sul pelo del mare le tue ombre.

Le mie ombre.

Io vivo per il pane- Inedito- Valentina Calista

Io vivo per il pane
per chi sa impastare la vita
col dolore e la gioia.
Vivo per le foglie spostate dal vento,
per l’autunno e i suoi doni,
per i funghi, i rami caduti dopo
la pioggia, per l’umidità dei boschi
soli.

Io vivo per l’isteria delle nuvole
per la loro pace in estate.
Vivo per l’odore del caffè
quando all’alba cerco ancora
il mio nome.

Vivo per gli abbracci dati
e per quelli che aspettano,
vivo per la vita stessa
per ogni sua particella invisibile.

Io vivo per quando il corpo trema
o respira distendendo le viscere,
vivo per quando cerca l’anima
e non il contrario. L’anima basta
a se stessa.

Io vivo per quando la stanchezza
scava trincee sul viso, sotto gli occhi
sul palmo delle mani e conserva
la luce tra gli abissi delle crepe,
negli angoli bui del silenzio.

Io vivo per quando il cuore batte
 e cerca casa sotto le coperte,
nostro sentire nascosto
dove il centro è fisso e irremovibile.
Vivo per quando palpita
-per un bacio sulla bocca-
una mano sul seno, sul viso
o per quando la morte sarà ospite.
Lì, in quell’istante dilatato,
le pupille di Dio saranno fuoco
e tutto ciò per cui ho vissuto
sarà l’unica, sola, Strada.

Mancano le parole, Padre- inedito di Valentina Calista

Mancano le parole, Padre, mancano i sorrisi

le genuflessioni dell’anima. Onora il sangue

nostra casa natale, nostra saggezza lontana.

Hai dimenticato l’amore, hai sfogliato libri

senza trovare risposta alla voragine della vita.

Padre mio, aspetti la giusta notte per scrivere

parole che mai usciranno dalla tua bocca

chiusa come fortezza di nera pietra

per timidezza, dimenticanza, sottomissione.

Padre mio, il cognome non mi rende figlia.

Sono gli abissi segreti tra i tuoi silenzi e i miei sogni,

lo spartito senza note del nostro intendimento

le tue lettere mai pervenute alla mia porta.

Il tempo morsica i restanti attimi e divora l’amore.

Chinati e genuflettiti alla vita, raccogli i brandelli

dei figli che hai lasciato morire, come cane

annusa il nostro odore per tornare a casa.

ritrova i nostri occhi sparsi nei prati

in pozzanghere, prima che la pioggia pulisca

i segni del nostro passare,  le impronte.

I am, memories are – Self-translation

This is a poem I have self-translated few months ago when I was in Uk before leaving the country before Brexit.


I am, memories are.

Feet burned in the density of the sand.

Plants truck the sun,

phototropic love.

Roads forced by the pines

flowing in the sea breath,

flowing  in the salt breath.

Our hands, candles in the night,

mirrored on the sea cloth.

Coolness, when the sun disappears.

Shoulders burned by the salt,

in the evening, pain.

Arrows launched into the air,

July constellations reveal our name.

Mediterranean melancholy blues.

When nobody sees us. Together.

When nobody sees us.


Sono, i ricordi sono.

I piedi riarsi nella densità della sabbia.

Le piante grasse che girano al sole.

Le strade costrette dai pini a sfociare

nel respiro del mare, del sale.

Le nostre mani come luci la notte

a riflettersi sul telo del mare.

Frescura al dissiparsi del sole.

Le spalle bruciate dalla salsedine, la sera, dolore.

Le frecce lanciate alle costellazioni di Luglio

rivelano il nostro nome. Quando nessuno ci vede.

Mediterraneo morire.

Writing bilingually